Un emulatore non è altro che un software che emula, quindi cerca di essere identico, ad un altro software o un insieme di hardware. Forse lo stesso non ci avete capito niente,vero? Cercherò di essere più chiaro......esistono dei programmi (emulatori) che sono stati scritti per avere sul proprio Pc di casa la replica esatta di altri tipi di computer o videogiochi. In questo modo è possibile avere il buon vecchio Commodore C64 e rigiocare ai vecchi giochi d'infanzia, oppure è possibile rigiocare tramite un emulatore per NES al vecchio Nintendo 8 bit, e così via. Ovviamente esiste un emulatore, il MAME (Multiple Arcade Machine Emulator) scritto dall'italiano Nicola Salmoria che "emula" quindi riproduce sul proprio Pc di casa i vecchi arcade che trovavi nel bar sotto casa..
Ma come avranno fatto? Semplice! Dei veri e propri geniali artisti della programmazione hanno creato questi software che replicano il software e l'hardware dei coin op (stessa riproduzione grafica, stessa riproduzione audio) ed hanno estratto dalle ROM delle schedi contenenti i giochi (esempio PAC MAN, Rainbow Islands) i "dati" del gioco vero e proprio...questa operazione si chiama in gergo "Dumping"....
Siccome hanno ricreato virtualmente tramite l'emulatore il sistema che conteneva la scheda con il gioco, basta caricare la rom "scaricata" et voilà! abbiamo sul nostro PC la copia identica del gioco che giocavamo al bar, oppure della cartuccia del SNES che non siamo mai riusciti a finire etc. etc.
OVVIAMENTE LE ROM E QUINDI I GIOCHI CHE SI UTILIZZANO NEGLI EMULATORI SONO ILLEGALI a meno che non si abbia l'originale e quindi la rom vale come copia di sicurezza, o che il gioco non sia stata riliasciato gratuitamente su internet (FREEWARE)
I geni artisti della programmazione facendo così hanno comunque fatto una cosa che da un punto di vista artistico, visto che il videogioco è arte (è fatto di immagini, musica, con in più una grande dose di interagibilità e regia, oltre alla magia della programmazione) è equivalente ad una missione per il salvataggio del lavoro di diverse persone (grafici, programmatori,musicisti) che altrimenti rischiava di andare perso per sempre...
Immaginate gli artisti della TAITO che hanno creato Rainbow Islands...quanti cabinati al mondo funzionanti esisteranno tra 10 anni? E tra 100? E quando il concetto di videogame non esisterà più, cosa ne resterà del lavoro e del sudore e della passione di queste persone?
Sarebbe come dire che non si può leggere più la Divina Commedia perchè sono andate perse tutte le copie stampate quando era in vita Dante Alighieri...e che non possono essere più stampate. Ok, forse ho esagerato, esistono le persone che detengono i diritti d'autore, ma nel campo dei video game, non tutti sono interessati anche a sfruttarli.